Joker

È una storia importante e a tratti commovente, con questo vecchio maestro che vuole orientare i suoi ragazzi verso le cose importanti: impareranno che la vita ci permette di avere altri jolly senza bisogno di usare una carta.

Jolly da distribuire in classe, come carte dell’autonomia e del senso collettivo.

L’ho trovato commovente.

La generosità, sembra voler dire Susie Morgenstern, è l’unica chiave per vivere bene e per vivere appieno. Dopo un anno scolastico con Biagio Natale, che ama tanto fare regali, la classe ha imparato che a non giocarsi i jolly, a tesaurizzarli per non si sa quando, per non si sa quale momento migliore, si perdono tante buone occasioni per fare cose, compresa quella di essere un po’ anarchici per guardare la realtà da una prospettiva non convenzionale, non prestabilita. Che può solo far bene.

In questa storia c’è qualcosa di poetico che forse risiede in quell’inimmaginabile situazione in cui si mette il bambino di fronte alle responsabilità, al libero arbitrio, che invece di finire nel caos, finisce appunto in poesia.

I metodi del maestro Natale sono molto particolari: lui organizza visite in giro per la città, parla di attese, di “cataclismi”, di sentimenti e d’amore, così la preside lo tiene d’occhio, perché non è contenta di quell’insegnante che non prende la vita troppo sul serio. […] Il maestro spiega anche che nella scuola, come nella vita, si hanno a disposizione un certo numero di jolly e che bisogna utilizzarli tutti per non avere rimpianti.

Sin dalle prime pagine siamo stati conquistati dalla particolarità di questo maestro, che ha distribuito a ogni alunno un mazzo di carte davvero speciali: dei jolly da utilizzare a loro piacimento, e ogni bambino ha ricevuto un mazzo diverso e originale! E così siamo passati dal jolly per restare a letto al jolly per non fare i compiti, un jolly per dormire in classe , un jolly per cantare e uno per ballare, uno per arrivare in ritardo e uno per fare i pagliacci… come si fa a non divertirsi con un maestro così?

“Joker” è una storia divertente e a tratti commovente sulle cose importanti della vita. Il maestro insegnerà loro a vivere in maniera meno convenzionale, a rischiare, a vivere attimi di follia senza rimpianti e a imparare dai propri errori.

L’autrice, pluripremiata e di conclamata bravura, si conferma infatti abilissima nel mantenere accesa la curiosità del lettore con un racconto brillante e molto vicino al sentire dei bambini.

E chissà che, leggendo, non possano scoprire che la scuola non serve a dare voti, ma a far crescere esseri umani.

Un grande classico che rivive attraverso nuove illustrazioni e nuova traduzione.

Un libro brioso, divertente, a tratti commovente, scritto in modo accattivante, con personaggi così ben delineati che ci sembra di conoscere da sempre.

Un novello Attimo fuggente, ambientato alla primaria, un’avventura inaspettata che affronta il tema della libertà in modo divertente, ma molto serio.

Un libro intenso e in certi punti commuovente che tocca il cuore e rimane dentro.